ANTICO BORGO DI BALESTRINO (SV) - FANDAZIONE BALESTRINO ETS"

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ANTICO BORGO DI BALESTRINO (SV)

IL BORGO
I piemontesi Bava divennero, in epoca feudale, i primi signori del feudo di Balestrino e dell'intera vallata costruendo alle pendici della rocca Curaira il primo castello. Il feudo passò poi in possesso dei marchesi Del Carretto del ramo di Finale (XII secolo]) che vi innalzarono il castello intorno alla metà del XVI secolo, tutt'oggi esistente. Il maniero venne dato alle fiamme nello stesso secolo dagli abitanti del borgo, a causa delle incomprensioni scatenatesi tra i signori carretteschi con i Balestrinesi. Unito al Marchesato di Zuccarello nel 1545, per via ereditaria passò al marchese Pirro II Del Carretto che diede vita ad un nuovo e autonomo ramo familiare (i Del Carretto di Balestrino) e sottoponendo il borgo balestrinese tra i feudi imperiali del Sacro Romano Impero. Una rivolta degli abitanti balestrinesi portò all'uccisione nel 1561 del marchese e della consorte. Per prevenire nuove rivolte paesane fu suo figlio ad istituire nuove leggi ed erigendo un tribunale apposito con strumenti di tortura.
Nonostante i dissapori tra i marchesi e il suo feudo, Balestrino conobbe un'epoca di espansione economica, supportata dalla costruzione di mulini, frantoi, fornaci e saponifici. Il borgo divenne così la "capitale economica" dell'intera valle, rimanendo indipendente dalla Repubblica di Genova, nuova possedente delle terre circostanti.
Nel corso del 1735 la sovranità del feudo balestrinese fu trasferita dall'imperatore alle dipendenze del Regno di Sardegna che, per decreto reale del 1749, inserì Balestrino nella provincia di Oneglia; alla famiglia Del Carretto rimase il godimento dei residui diritti feudali. Nelle fasi cruciali della battaglia di Loano (1795) il castello e il territorio di Balestrino furono teatro di drammatici eventi tra la popolazione e l'esercito francese: la vittoria dei soldati napoleonici aprì la strada a Napoleone Bonaparte nell'Italia nordoccidentale
Nel 1801 fu unito alla Repubblica Ligure come centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo (1803). Annesso al Primo Impero francese, il territorio di Balestrino dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte. Per il ruolo avuto durante l'età napoleonica, il comune di Balestrino parteciperà nel 2004 alla creazione della Federazione Europea delle Città Napoleoniche.
Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VII mandamento di Loano del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.
Al 1869 risale l'aggregazione del soppresso comune di Carpe al territorio di Balestrino, frazione che nel 1905 viene ceduta al comune di Toirano.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Pollupice e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008, fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.
Dal 4 dicembre 2014 alla primavera del 2015 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Riviera delle Palme e degli ulivi.
L'INIZIATIVA E' PROMOSSA DA:
FONDAZIONE BALESTRINO ETS

CON LA COLLABORAZIONE DI:
ARCH. ENRICO ZUNINO -
ALICE BIANCHINI -
MICHELANGELO VAGLIENTI -
UBALDO PASTORINO -
LO STATO ATTUALE DEL BORGO

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